Il mega-mansion di Aung San Suu Kyi rimane invenduto
RomeLa casa sul lago di 1,9 acri dell'ex leader del Myanmar Aung San Suu Kyi è stata messa all'asta ma non ha ricevuto offerte, nonostante il prezzo richiesto di 142 milioni di dollari. Il ricavato doveva essere diviso tra Suu Kyi e suo fratello maggiore, da cui è separata. Gli avvocati di Suu Kyi avevano tentato di bloccare l'asta, ma si è comunque svolta fuori dai cancelli chiusi della proprietà a Yangon, un luogo simbolico per il movimento pro-democrazia del paese.
L'asta è durata meno di un minuto prima che un ufficiale di corte annunciasse l'assenza di offerenti. Il tribunale continuerà con il processo di vendita, ma i dettagli restano sconosciuti. L'edificio, situato a Yangon, la città più grande del paese, era stato donato alla madre di Suu Kyi molti anni fa dal governo, dopo che suo marito, il generale Aung San, fu ucciso nel luglio del 1947.
Punti salienti sulla proprietà e l'asta:
- Proprietà: 1,9 acri fronte lago a Yangon
- Prezzo Richiesto: 142 milioni di dollari
- Proprietari: Aung San Suu Kyi e suo fratello maggiore con cui ha rapporti tesi
- Significato Storico: Donata alla madre di Suu Kyi dopo l'assassinio del padre
- Status Asta: Nessun offerente finora, incerto il futuro delle azioni
Titolo coinvolgente: Proprietà Storica di Aung San Suu Kyi Invenduta all'Asta: Prezzo e Prospettive Future
Suu Kyi, oggi 79enne, ha vissuto nella sua casa dopo il rilascio dagli arresti domiciliari nel 2010 fino al 2012, quando si è trasferita nella capitale Naypyitaw per lavorare in parlamento. È diventata la leader informale del Myanmar dopo la grande vittoria nelle elezioni del 2015. Tuttavia, il suo governo è stato rovesciato dal colpo di stato militare nel febbraio 2021. Da allora, Suu Kyi sta scontando una pena di 27 anni per varie accuse che i suoi sostenitori e esperti indipendenti giudicano politicamente motivate.
La proprietà di Aung San Suu Kyi è al centro di una disputa legale con suo fratello, Aung San Oo, che ne chiede una divisione equa. Gli avvocati di Suu Kyi non la vedono da dicembre 2022, complicando il caso giudiziario e l'asta. La casa, oltre a essere la sua residenza, ha un'importanza cruciale per il movimento pro-democratico del Myanmar.
L'asta fallita evidenzia problemi finanziari e politici più gravi. Il prezzo elevato ha probabilmente allontanato i potenziali acquirenti. Anche questioni politiche e la storia della proprietà potrebbero renderla meno appetibile. L'insuccesso dell'asta mette in luce disaccordi e incertezze sul futuro della proprietà.
La complessità della situazione potrebbe portare a cambiamenti imminenti. Il ruolo della corte e l'importanza della proprietà attirano l'attenzione sia dei locals che della comunità internazionale. Il fallimento dell'asta mette in luce le continue difficoltà e problematiche nel sistema politico e legale del Myanmar.
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